A Modena c’è la scuola di fallimento, a Bologna l’Error Day, a Frosinone il Festival sulla fragilità, a Milano quello sul dubbio, a Frascati il Festival della paura.
C’è da dire che a Verona va molto meglio.
C’è il Festival della bellezza e quello dei giochi (il Tocatì che ha ormai una dimensione internazionale): e questo evidentemente in omaggio alla bellezza naturalistica e storica della nostra città e in onore di San Zen che ride e che sembra giocare.
A queste realtà molto affermate, un comitato autorevole (formato dal Sindaco e dall’Assessore alla Cultura in rappresentanza del Comune), dall’Università di Verona, dai Consigli e Collegi professionali di notai, avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro) vuole aggiungere nella nostra città un’annuale Festa del diritto, una kermesse a livello non solo locale e non solo nazionale, che coinvolga cittadini, studenti, operatori del settore in una discussione collettiva su temi legati alla nostra vita associata.
Per questo, la prima Festa del Diritto a Verona – Lex & the city (24-25 maggio 2019) ha proposto il tema del “Diritto alla buona amministrazione” .
Buona amministrazione della cosa pubblica, dalla politica alla gestione degli apparati burocratici, contro il culto dell’incompetenza e l’assuefazione alle prassi consolidate, inefficienti per tradizione
Buona amministrazione dell’economia, da quella pubblica a quella privata, contro gli ostacoli amministrativi all’iniziativa imprenditoriale, contro l’incapacità di governare i processi finanziari ed economici, per un quadro normativo che sappia valorizzare la dignità del lavoro, la libera concorrenza, la correttezza gestionale.
Buona amministrazione della cultura, dalla formazione del cittadino consapevole alla conservazione e diffusione del patrimonio artistico in tutte le sue accezioni: l’arte, il bello, gli spettacoli. Buona amministrazione contro le restrizioni economiche e burocratiche autolesionistiche.
Buona amministrazione della giustizia, contro la spettacolarizzazione dei processi celebrati mediaticamente, contro la perdita di autonomia del giurista, per un governo efficiente della giustizia indispensabile alla convivenza dei cittadini, alla loro sicurezza, all’esercizio dell’impresa.
Tutti questi temi ci riportano all’etica della responsabilità di ciascuno nei settori in cui opera.
L’etica, che legittima l’esercizio del potere politico ed amministrativo, fonda la responsabilità giuridica e deve guidare i processi economici non meramente speculativi, presiedere alla diffusione dell’attività culturale che abbia al suo centro il miglioramento della vita del cittadino, a partire dalla promozione del bello nell’arte e negli spazi in cui viviamo.
Questo il tema dei lavori della prima Festa del Diritto a Verona.
E per questo la scelta di Verona non è causale.
Verona infatti ha ricevuto dalla natura e dalla storia conferimenti – per usare un linguaggio imprenditoriale – straordinari.
Ha saputo preservare arte e sviluppo architettonico, ha una lunga tradizione di professionisti rigorosi e autorevoli; annovera un’università molto qualificata, il cui dipartimento giuridico è considerato tra i dipartimenti di eccellenza delle università italiane; gode di un’economia salda, rappresentata da imprenditori che hanno raggiuto, in molti casi, l’eccellenza e la riconoscibilità internazionale e pertanto è la sede adatta per lanciare una vera e partecipata Festa del Diritto.
Lo dimostra il primo seminario organizzato a Roma, il 6 ottobre 2019, in occasione della presentazione nazionale dell’iniziativa: Sandro Boscaini, imprenditore noto nel mondo per il vino, ma anche quale animatore culturale, ci ha introdotto al tema del rapporto tra buona gestione produttiva del vino e confronto con una normativa ostica e quasi ostile.
Boscaini e il direttore della Fondazione, dott. Ottavio Cagiano de Azevedo, hanno dimostrato di fronte ad un centinaio di partecipanti, come si svolgeranno i lavori della Festa il prossimo maggio.
La presenza del Rettore, Nicola Sartor, dell’Assessore alla Cultura Francesca Briani, ha conferito all’incontro la necessaria autorevolezza.
Se Lex & the city è un nome sbarazzino per denominare la Festa del Diritto a Verona, il contenuto delle giornate di maggio 2019 è molto serio e mette in gioco i partecipanti, non per scrivere improbabili e presto dimenticati codici etici, ma per individuare come ciascuno può contribuire a migliorare i settori decisivi della vita associata.

Il Comitato Promotore di Lex & the city